Il problema di Berlusconi

Il problema per Silvio Berlusconi non è quello che la diplomazia americana pensa di lui. E non rappresenta nemmeno un ostacolo insormontabile il sospetto, avanzato dalla Georgia e fatto proprio da Washington, che tra il premier e “l’amico Putin” esista un patto per spartire presunte tangenti sul commercio di gas. Le recenti e obbligate dichiarazioni di amicizia di Hillary Clinton e l’assenza di prove certe che corroborino le gravi accuse di corruzione internazionale, bastano al momento per dare al presidente del Consiglio qualche speranza di sopravvivere politicamente a questa parte del caso WikiLeaks.

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Né destra né sinistra

Ormai è un dato di fatto, al punto che se ne parla continuamente. Un lungo elenco di cose, compreso il lavoro, non sono (non sono più) né di destra né di sinistra. Quando hai finito l’elenco, ti accorgi che non è rimasto più niente da discutere. Certo, non nei termini di contrapposizione continua degli ultimi due secoli. Tutto superato.

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