Chi sarà il nuovo leader del Paese di Mezzo

Al posto di Hu ci sarà Xi. Toccherà a Xi gestire la fase in cui la Cina diverrà, a tutti gli effetti, il numero uno mondiale. La partita, sulla scacchiera del potere cinese, è arrivata alla sua penultima mossa. L’ultima non porterà sorprese. Lo scorso ottobre il Consiglio Militare Centrale della Repubblica Popolare Cinese ha fatto avanzare il signor Xi Jinping al posto di vice-presidente. Nessuno, tra quelli che seguono da vicino queste faccende, è rimasto stupito. Xi Jinping era stato da poco nominato vice-presidente di un altro, più importante organismo: il Consiglio Militare del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese. Prima il partito e poi lo Stato. Xi Jinping è ora al secondo posto in antrambi i due massimi organismi militari del paese.

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Condanna definitiva per Radio Vaticana, le onde elettromagnetiche aumentano di 4-5 volte il rischio di leucemie

LIVORNO. E’ stata confermata la condanna per Radio Vaticana. La Corte di Cassazione ha infatti ribadito la decisione dalla Corte d’Appello del Tribunale di Roma: reato di “getto pericoloso di cose” (articolo 674 Codice penale) e risarcimento ai cittadini. Non si procederà però, nei confronti dell’unico imputato superstite, il cardinale Roberto Tucci, perché il reato si è estinto.

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L’inizio della fine

Le rivolte popolari in Tunisia, Egitto, Libia, Algeria, Marocco, Bahrein segnano l’inizio della fine dell’Impero americano, e occidentale, in quelle regioni. Da quando hanno vinto la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti, nonostante tutte le loro belle parole di democrazia, hanno sostenuto i dittatori più infami, corrotti e sanguinari, purché gli facessero comodo, quando non hanno fomentato direttamente dei golpe militari. E questa realpolitik imperialista gli si è sempre ritorta contro o li ha messi in situazioni insostenibili.

Il sostegno al dittatore cubano Batista ha generato il castrismo. Il golpe militare organizzato da Henry Kissinger contro Salvador Allende, colpevole di esser socialista e non prono agli interessi yankee, ha portato il Cile, sia pur col tempo, nella “linea Chávez” di indipendenza di buona parte dell’America latina dall’ingombrante tutela di Washington. Il sostegno al patinato Scià di Persia che rappresentava sì e no il 2% della popolazione iraniana, una borghesia ricchissima mentre il resto del Paese moriva di fame, e che governava con la Savak, la più famigerata polizia segreta del Medio Oriente, il che è tutto dire, ha partorito il khomeinismo da cui ha origine la riscossa islamica. Il sostanziale sostegno ai “signori della guerra” somali ha aperto la strada alle Corti islamiche, molto simili ai talebani afghani, che avevano riportato in quel Paese, precipitato nel più pieno arbitrio, l’ordine e la legge, sia pur un duro ordine e una dura legge, la sharia.

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