Ecco quali misure vorrebbero gli italiani contro il caro bollette

Due su tre sono già state adottate dal Governo, resta il “contributo di solidarietà a carico dei percettori di redditi alti”

La multi-utility Estra, tra gli operatori leader in Italia nel commercio di gas naturale – il combustibile fossile che più di ogni altro fattore sta trainando verso l’alto il costo delle bollette – oltre che nella vendita di energia elettrica e nella gestione rifiuti, ha commissionato un sondaggio all’Istituto di ricerca Piepoli per capire come i cittadini stiano reagendo alla crisi energetica in corso.

Condotto a fine dicembre e presentato stamattina a Prato, nel corso del convegno Quanto costa la ripresa? La povertà energetica e le misure di contrasto, il sondaggio documenta che è moto alta la quota degli italiani che percepiscono le bollette energetiche come la principale spesa sul proprio bilancio familiare: è citata dal 76% degli italiani ed è seguita dalle spese alimentari (48%) e dai trasporti (18%). La percentuale di quanti fanno fatica a sostenere le bollette energetiche ogni mese è invece più contenuta, e pari al 14% a livello nazionale e 10% nell’area d’azione di Estra (Toscana, Marche e Abruzzo).

Tra le misure ritenute più efficaci dagli italiani per calmierare i costi della bolletta energetica, al primo posto troviamo il finanziamento della riduzione delle accise su gas e luce con la fiscalità generale (42%), seguita dal taglio degli oneri di sistema (40%) e dalla previsione di un contributo di solidarietà a carico dei percettori di redditi alti (21%).

Le prime due misure vanno nella direzione delle iniziative intraprese dal Governo nel periodo autunnale con il cosiddetto “Decreto taglia-bollette” per calmierare i costi della bolletta energetica, mentre la terza non sembra all’orizzonte nonostante le sempre maggiori disuguaglianze di reddito e di ricchezza che caratterizzano la società italiana.

L’indagine ha preso in esame i comportamenti di consumo messi in atto per risparmiare energia: il 93% degli intervistati dichiara di spegnere sempre o spesso le luci quando è presente luce naturale, mentre l’85% fa lo stesso con il pc e l’81% con gli apparecchi in stand-by. Il 76% programma sempre o spesso l’uso degli elettrodomestici nei giorni e nelle fasce orarie ottimali, mentre soltanto il 60% riduce l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento.

Inoltre, il 69% degli italiani afferma che intende sostituire, o che già lo ha fatto, i vecchi dispositivi e impianti con dei nuovi più efficienti, laddove invece più ridotta è la propensione attuale e futura per l’installazione di impianti di autoproduzione fotovoltaici (43% della popolazione), per il miglioramento dell’isolamento dell’edificio (40%), per l’installazione di impianti di produzione di acqua calda sanitaria da fonte solare (37%) e per l’adozione di sistemi di monitoraggio dei consumi per poter agire sulla loro riduzione (34%).

La povertà energetica in ogni caso rappresenta per gli italiani un tema cruciale, con l’88% dei connazionali che si dichiara favorevole all’adozione di misure di solidarietà energetica (identica percentuale per le Regioni dell’area Estra, 88%,  dove però si registra un maggior coinvolgimento:“molto favorevole”, rispetto agli “abbastanza favorevole”, infatti, si dichiara il 22%, rispetto al 18% della media nazionale. Per la quasi totalità degli intervistati tali misure spettano alle istituzioni (Stato, Comuni, etc.), che dovrebbero sostenere le fasce più fragili della popolazione (93% -88% nelle regioni Estra), seguite al secondo posto (16% degli italiani) dalle aziende energetiche.

Le azioni da porre in campo riguardano al primo posto la riduzione delle tasse sulle bollette energetiche per liberare risorse utili al pagamento delle bollette per le famiglie in difficoltà. L’adesione a questa proposta è plebiscitaria, pari al 93% degli italiani.)

Una misura alternativa è rappresentata dall’attivazione di un’assicurazione di mutuo soccorso, che tuteli e sostenga le famiglie che non riescono a pagare le bollette, soluzione possibile per più di 1 italiano su 2 (63% – 68% nelle aree Estra). Ancora, il 59% degli italiani, percentuale che cresce al 67%in Toscana, Marche e Abruzzo, si è espresso in favore dell’istituzione di una quota di solidarietà in bolletta da destinare al pagamento delle bollette delle famiglie in difficoltà.

Una maggiore efficienza e autonomia nell’uso dell’energia, specie per chi vive in condominio, è invece la soluzione proposta, accolta dal 90% degli italiani nel campione di indagine. Accolta con deciso favore anche l’attività delle associazioni no profit, che vogliono promuovere una maggiore efficienza energetica delle comunità che vivono in condominio (90%, 92% nelle regioni di riferimento per Estra).

«I risultati dell’indagine testimoniano la centralità del tema dei costi dell’energia, anche alla luce dei recenti incrementi dei prezzi della materia prima. Estra vuole avere un ruolo attivo di sensibilizzazione, vicino a clienti e cittadini, che in qualità di multiutility energetica intende interpretare aprendo la strada a un dialogo strutturato con istituzioni e associazioni di categoria per avanzare, in ottica di collaborazione tra privato e pubblico, proposte innovative e concrete di sostegno a chi versa in condizioni di povertà energetica», commenta il direttore generale di Estra, Paolo Abati.

fonte: greenreport.it