Ecco quanto spende lo Stato italiano per lo sviluppo sostenibile

Secondo la Corte dei conti il 58,8% della spesa primaria nell’ultimo anno è orientato verso l’Agenda Onu al 2030. Ma alla sostenibilità ambientale restano le briciole

La Corte dei conti ha pubblicato la “Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2020”, cercando di inquadrare le politiche di spesa nazionali secondo gli obiettivi dell’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile 2030.

Come spiegano dall’ASviS – l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – si tratta dei primi passi di un processo ancora in fase di sperimentazione, con l’obiettivo di arrivare a definire una metodologia che consenta di associare politiche dei ministeri a specifici obiettivi/target dell’Agenda 2030.

Il risultato, sebbene parziale, resta comunque interessante: secondo l’analisi della Corte dei conti, nel 2020 circa il 58,8% della spesa primaria finale dello Stato (che ammonta a oltre 800 miliardi di euro) è orientata allo sviluppo sostenibile, il che al contempo significa che quasi la metà della spesa non lo è.

Più nel dettaglio, l’entità delle risorse che sono state indirizzate in modo diretto ai target dell’Agenda 2030 è pari a oltre 300 miliardi di euro, anche se circa l’83% di tutte le risorse sono state assorbite da soli quattro obiettivi su 17. «Un dato che evidenzia come nel 2020 il Governo si sia soffermato soprattutto sulle politiche di mitigazione degli effetti sociali generati dal Covid-19», commentano dall’ASviS.

Nello specifico al Goal 10 (Ridurre le disuguaglianze) è stato destinato il 32,6% di questi stanziamenti; al Goal 3 (Salute e benessere) il 19,1%; al Goal 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) il 18,9%; al Goal 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide) l’11,7%. Al Goal 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) sono state indirizzate invece il 6,7% delle risorse, mentre ai restanti obiettivi – compresi quelli esplicitamente rivolti a sostenere la sostenibilità ambientale – restano le briciole: meno dell’1%.

fonte: greenreport.it