Perché le pandemie e le catastrofi non livellano le disuguaglianze

«Nelle società in cui la leva della gente comune è debole, le risposte a nuove crisi come la pandemia Covid-19 possono aumentare la disuguaglianza»

In che modo il Covid-19 influenzerà la disuguaglianza nei paesi di tutto il mondo? L’attuale pandemia è talvolta definita come “grande livellatrice”, ma lo studio “Historical effects of shocks on inequality: the great leveler revisited”, pubblicato su Humanities and Social Sciences Communications dallo storico Bas van Bavel dell’università di Utrecht e dall’ecologista Marten Scheffer dell’università di Wageningen, dimostra che potrebbe essere vero il contrario.

I due ricercatori olandesi dimostrano che nel corso della storia, la maggior parte dei disastri e delle pandemie ha aumentato la disuguaglianza, non l’ha livellata o diminuita ed che «Il fatto che tali eventi disastrosi funzionino o meno come livellatori dipende dalla distribuzione della ricchezza economica e dalla leva politica all’interno di una società al momento della crisi».

All’università di Utrecht ricordano che «Si pensa spesso che i principali livelli di disuguaglianza nelle società siano stati causati da disastri naturali come epidemie o terremoti e disordini sociali come guerre e rivoluzioni. L’esempio più saliente è la peste nera del 1347-1352, una pandemia su larga scala che uccise fino a metà della popolazione eurasiatica. In seguito, in diverse società europee, le disparità di ricchezza sembrano essersi ridotte. La logica suggerita alla base di questo effetto equo è la decimazione delle persone mentre il capitale è rimasto intatto, spostando così l’equilibrio economico a favore del lavoro. Nella maggior parte dei casi nel corso della storia, è vero il contrario».

Bas van Bavel sottolinea che «Nonostante le marcate differenze e l’impatto diretto degli shock che abbiamo studiato, la maggior parte dei disastri storici è stata seguita da un ampliamento del divario di ricchezza».

Lo studio esamina criticamente le prove degli effetti di catastrofi come la peste sulla disuguaglianza, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Van Bavel e Scheffer hanno utilizzato dati empirici per studiare gli effetti a lungo termine degli shock sulla disuguaglianza.

La ricerca mostra un duplice effetto: «La distribuzione della ricchezza e l’esborso istituzionale di queste società al momento dello shock, hanno plasmato l’impatto in larga misura. Successivamente, è entrata in gioco la distribuzione della leva politica nella società nel determinare le risposte istituzionali». Van Bavel spiega: «In caso di crisi, le regole tendono a essere riscritte. I gruppi sociali e le organizzazioni con la maggiore influenza possono quindi utilizzare quella finestra di opportunità per adattare le regole istituzionali, plasmando in tal modo la distribuzione della ricchezza a lungo termine. Poiché la maggior parte delle società erano storicamente ineguali, nella maggior parte dei casi il risultato è stato un ulteriore ampliamento delle disparità».

Nel corso dei secoli, si sono verificate situazioni eccezionali durante le quali la gente comune ha avuto una forte influenza nel plasmare la risposta alla crisi, attraverso organizzazioni come corporazioni, confraternite, sindacati, cooperative e movimenti politici. Scheffer sottolinea che «I nostri risultati forniscono un supporto empirico per l’opinione che nelle nazioni in cui tale influenza della gente comune è debole, le risposte a nuove crisi come la pandemia di Covid-19 possono aumentare la disuguaglianza invece di diminuirla. Inoltre, quando si spiegano gli effetti di un disastro sull’uguaglianza, dobbiamo distinguere tra l’impatto immediato, gli effetti a medio termine delle misure istituzionali adottate in risposta al disastro e gli esiti indiretti a lungo termine».

Lo studio fa notare che «Nelle società in cui la leva della gente comune è debole, le risposte a nuove crisi come la pandemia Covid-19 possono aumentare la disuguaglianza».

Si tratta di intuizioni importanti anche quando si pensa agli effetti della crisi del Covid-19.

Van Bavel conclude: «E’ probabile che l’impatto diretto e gli effetti a lungo termine dell’attuale pandemia aumentino le disuguaglianze materiali. Il contesto sociale ed economico al momento è molto più simile a quello durante la crisi del 2008 che al contesto durante i disastri del ventesimo secolo, quando le società erano più eque sia nella distribuzione della ricchezza che nella leva sociale di quanto non lo sia attualmente».

fonte: greenreport.it