Donne con la toga. Il Csm ricorda Francesca Morvillo

Oggi la festa della donna, a palazzo dei Marescialli mai state così numerose dal 1959

Una figura che “con il proprio lavoro a favore dei più piccoli e dei più deboli e a favore dell’accertamento della verità e del sostegno ai minori in difficoltà, può ancora e sempre insegnare ai più giovani a maturare una precisa coscienza civica e, ai meno giovani, a tenere sempre saldi determinati principi”. Una figura che, nella giornata dedicata alla donna, testimonia il costante impegno delle donne verso una reale parità di diritti” così è stato scritto di Francesca Morvillo nei documenti contenuti negli archivi del Consiglio superiore della magistratura (desecretati in occasione del 25 anniversario della strage di Capaci) e pubblicati oggi sul sito istituzionale in occasione della Giornata della Donna.
La moglie di Giovanni Falcone, magistrato, ed educatrice, è stata uccisa da Cosa nostra assieme al marito in quel terribile 23 maggio del 1992 (è la prima ed unica giudice donna ad essere uccisa dalla mafia). Non si può che rendere omaggio ad una figura professionale come la sua che – come riporta il sito – “ha speso la sua intera vita professionale al servizio dei più deboli: 17 anni in cui ha dedicato tutta la sua attenzione all’infanzia difficile, presso la Procura minorile di Palermo, in una realtà sociale estremamente complessa”.

Al Csm le prime donne 22 anni dopo l’insediamento
Durante la seduta del Csm è stato ricordato inoltre quello che fu il lungo e difficile cammino delle donne per arrivare ad una posizione in cui non venissero negate loro la partecipazione ad attività ritenute di dominio esclusivo del genere maschile, anche in seno a Palazzo dei Marescialli. Come riportato sul sito del Csm “è solo nel 1998 che si stabilizza la presenza del genere femminile all’interno del Consiglio ma sempre mantenendo una presenza numerica nettamente inferiori rispetto agli uomini”. Inoltre dalla data di insediamento della prima consiliatura (del 1959) è attestato che ci vollero 22 anni per “trovare le prime due donne componenti del Csm (di designazione parlamentare)” e che per “la prima elezione di una donna fra i togati sono passati ulteriori 4 anni”. Secondo il bilancio annuale le donne all’interno del Consiglio sono 6 su 26 componenti, una netta minoranza ma non sono mai state cosi numerose del 1959.

Foto tratta da La Repubblica



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