REGIME TRICOLORE!

di Gianni Lannes

In Italia abbiamo la stampa e la radiotelevisione meno libera d’Europa. Ormai siamo il fanalino di coda del vecchio continente. I mass-media sono le veline di un governo palesemente eterodiretto dagli interessi speculativi stranieri. Nessuno dovrebbe finire in prigione per aver espresso le proprie opinioni. Invece, il codice penale nostrano contempla ancora norme antidemocratiche. Nel frattempo mafiosi e criminali delinquono impunemente, mentre i governanti non votati dal popolo sovrano svendono e distruggono definitivamente l’Italia.

Il giornalismo è ridotto ad intrattenimento, al massimo a un impiego aziendale e i suoi interpreti si conformano alle linee guida indicate dai consigli di amministrazione, dalla Rai a Mediaset, da La7 a Sky e così via. D’altronde, le persone (il pubblico) in un sistema basato eslusivamente sul profitto, sul consumo e sulla violenza, si autocensurano da sole, senza la necessità di ricevere ordini espliciti.

Che fare? Intanto, non perdersi d’animo. Una dittatura, per definizione non si riforma ma si abbatte. La prima rivoluzione è interiore. Uno scrittore ha in sorte una flebile voce pubblica e deve usarla per far qualcosa di più delle semplice promozione delle proprie opere.

La vera risposta non è mai quella che chiude il discorso, bensì quella segretamente custodita dalla domanda successiva; la quale con l’insistenza infinita dell’onda sulla riva, modifica il profilo della terra, persuadendoci che nessun dolore è definitivo, nessun problema è insolubile,nessuna risposta è ultima.

Fonte:Sulatestagiannilanneshttp://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/11/regime-tricolore.html