CIMITERO NAZIONALE DI SCORIE NUCLEARI IN VENETO: ZAIA RISPONDERA’?

 

E-mail (08/10/2015, ore 17:57)!

Alla cortese attenzione di

Luca Zaia presidente della Regione Veneto

di Gianluca Forcolin

vicepresidente della Regione Veneto

e di Giampaolo Bottacin

assessore all’ambiente della Regione Veneto

Egregi governanti della Regione Veneto,

nonostante il popolo italiano si sia pronunciato per ben due volte con i referendum (1987 e 2011), contro l’energia atomica, ben cinque centrali nucleari non sono state ancora bonificate, e così le officine ed i laboratori di fabbricazione del combustibile atomico, senza contare gli arsenali atomici degli Stati Uniti d’America nel belpaese. Inoltre, ogni anno, in media vengono sfornate ben 550 metri cubi di scorie radioattive dalle produzioni industriali e sanitarie. Secondo l’agenzia Askanews, con molta probabilità il deposito unico dei rifiuti radioattivi sorgerà nel Nord Italia. A svelare la possibile ubicazione è stato alcuni giorni fa, durante un convegno, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari.

«A breve – ha dichiarato il sottosegretario – il Governo rivelerà l’esatta localizzazione del deposito unico nazionale. Posso dire che al Nord alcune località più di altre si stanno attrezzando per accoglierlo. Al di là della sindrome nimby, non dimentichiamo che il deposito nazionale è una grande opportunità di sviluppo che comporta anche vantaggi economici per la località che lo ospiterà». Secondo indiscrezioni sarebbe il Veneto la regione prescelta per ubicare il cimitero nucleare italiano.

Ci sono state per caso, o sono in corso attualmente trattative per imporre alla regione Veneto la realizzazione del deposito unico nazionale di scorie nucleari?

In attesa di un riscontro alla presente porgo i miei cordiali saluti!

Gianni Lannes.

fonte: Su La Testa