Movimento Agende Rosse: 'Solidarietà ad Antonio Ingroia'

di Movimento Agende Rosse – 19 marzo 2013

 

 

È da anni che alcuni magistrati italiani continuano a subire attacchi da certi politici e financo dall’ANM e dal CSM i quali, piuttosto che difendere i magistrati sotto attacco, in varie occasioni hanno preferito il silenzio ed hanno scelto di aprire procedimenti disciplinari contro quegli stessi magistrati colpevoli di aver espresso semplicemente un’opinione. Come può permettersi, per esempio, un Presidente di un partito, di dire che “la magistratura è peggio della mafia”? Ci hanno insegnato a rispettare le Istituzioni, ce l’ha insegnato Paolo Borsellino in primis, ma quando alcune persone che occupano le Istituzioni si rendono irresponsabili e non rispettano la legge, quale tipo di rispetto ci può essere? Quale Stato è quello che permette ogni tipo di insulto ai magistrati? Come mai il Ministro Paola Severino apre un procedimento disciplinare contro Antonio Ingroia per “aver vilipeso la Corte costituzionale e leso il prestigio e la reputazione dei suoi componenti” a distanza di un anno da alcune interviste rilasciate dallo stesso Ingroia? Questa continua lotta contro il Dott. Ingroia avrà un limite?
Facciamo nostre le parole di Giorgio Bongiovanni: “Al di là della solidarietà e del sostegno nei confronti di Antonio Ingroia, resta l’amara constatazione di vivere in un Paese avido di vendette più o meno trasversali, fondato sul ricatto politico-mafioso. Un Paese per il quale, tuttavia, magistrati come Ingroia hanno sacrificato una vita intera per consegnarlo alle nuove generazioni libero e vivibile così come lo hanno sognato i nostri Padri costituenti. Il compito di difenderlo appartiene sempre di più ad ognuno di noi.”

Fonte:Movimento Agende Rosse