Il nostro è un Paese strano

Qualche giorno fa il 27 gennaio, è stato uno degli anniversari più tristi per il nostro paese: venti anni dalla ‘discesa in campo’ di Berlusconi, venti anni di inquinamento delle coscienze, che hanno fatto dell’Italia un paese avvilito e rancoroso, ovvio che ci sono voluti tanti aiutanti, molti servi, notevoli pavidi e corrotti, per contribuire a questa deriva. Sì, siamo malati. Avremmo altrimenti potuto sopportare così a lungo la presenza ingombrante, sgradevole, invasiva di un uomo che ci ha incatenati al suo delirio di onnipotenza, alla sua pochezza morale, alla sua anima oscura, alla soluzione dei problemi personali – affari a malaffare – suoi e delle sue aziende?! Ora, dopo averci deliziato con la sua presenza giovanilistica, ceroni e ritocchi, lui il grande imbonitore, rivede la sua immagine.

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