Vajont nel ricordo di Tina Merlin

Il 9 ottobre del 1963 una ondata, innescata dal crollo del monte Toc,superava la diga del Vajont e sterminava 2 mila persone. Quella tragedia era stata annunciata, ma i potenti dell’epoca, a cominciare dalla Sade colosso privato del settore della energia, avevano deciso di far finta di nulla, di procedere comunque, di mettere il bavaglio a dissensi e critiche. Non tutti, neppure allora, scelsero di tacere, tra questi Tina Merlin, morta nel dicembre del 1991, allora giovane cronista del quotidiano comunista l’Unità.

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«Facciamolo il 9 ottobre, verso le 9-10 di sera, saranno tutti davanti alla tivù e non ci disturberanno, non se ne accorgeranno nemmeno. Avvisare la popolazione? Per carità. Non creiamo allarmismi. Abbiamo fatto le prove a Nove, le onde saranno alte al massimo 30 metri, non accadrà niente e comunque per quei quattro montanari in giro per i boschi non è il caso di preoccuparsi troppo».

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