I consigli di Amato alla vedova di un socialista: “Zitta coi giudici, niente nomi”

La data dell’intercettazione telefonica in cui compare la voce di Giuliano Amato nella veste di minimizzatore, all’epoca deputato e vicesegretario del Psi di Bettino Craxi, è importante: 21 settembre 1990. Non c’è ancora nessuna Tangentopoli, ma le mazzette ci sono eccome. È qui che Amato, all’epoca dottor Sottile, come lo ribattezzò Giampaolo Pansa, mette il naso e molto di più. Chiama la moglie di un senatore socialista, Paolo Barsacchi, già sottosegretario, morto quattro anni prima

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Poggiolini, ritrovato il tesoro sequestrato durante Tangentopoli

Un baule pieno di banconote polverose, vecchie lire ingrigite dal tempo. E poi obbligazioni, titoli vari. Valore complessivo: circa 26 milioni di euro. Era sistemato lì, da diciannove anni, nei caveau dellaBanca d’Italia. Archiviato, quasi dimenticato. Quando gli uomini di Equitalia Giustizia insieme con quelli di Bankitalia (dopo aver fatto lo screening di tutte le giacenze) hanno trovato il denaro quasi non credevano ai loro […]

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RICICLAGGIO, CHIESA COLPEVOLE E POLITICI COMPLICI”

Dottor Ingroia, tra tutti gli scandali che da anni coinvolgono lo Ior e, più in generale, la gestione dei soldi da parte della Chiesa, c’è un fatto ormai certo: il miliardo di euro che ogni anno lo Stato italiano versa al Vaticano tramite l’8 per mille non resta nelle banche italiane. Perché?

“Da anni, nella finanza Vaticana e nello Ior in particolare, c’è un problema di trasparenza. Lo Ior opera poco in Italia e moltissimo sul circuito internazionale, ma immettere all’estero persino i soldi dell’8 per mille lo trovo inaccettabile”.

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