Riina racconta Cosa nostra. Dall'omicidio dalla Chiesa all'ex premier Berlusconi

Parola dopo parola, Salvatore Riina racconta la storia della mafia che l’ha visto recitare (lo è ancora oggi ndr) il ruolo di “Capo dei capi” a partire dai primi anni Ottanta mentre il “confessore” Alberto Lorusso, altrettanto preparato, ascolta e fornisce continuamente argomenti. Così il boss corleonese svela la sua verità sull’omicidio dalla Chiesa, in via Carini: “Quando ho sentito alla televisione che il generale dalla Chiesa era stato promosso prefetto di Palermo per distruggere la mafia ho detto: ‘prepariamoci’. Mettiamo tutti i ferramenti (le armi, ndr) a posto, tutte le cose pronte per dargli il benvenuto. Lui gli sembrava che veniva a trovare qua i terroristi. Gli ho detto: ‘qua il culo glielo facciamo a cappello di prete’. Un generale di ferro dice che era”. E Lorusso replica: “S’è visto come era di ferro” mentre Riina aggiunge: “Contro il terrorismo combinò poco… lo potevano pure ammazzare i terroristi”. E il capomafia pugliese, come in una “danza di parole”, lo incalza: “L’intenzione l’avevano ma non furono capaci”.

Continua a leggere