La vergogna dello Stato

Ormai è sufficientemente provato: la trattativa c’è stata. Parti dello Stato italiano si sono vendute a Cosa Nostra, hanno negoziato, hanno sacrificato la vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in perfetta linea di continuità con una gestione del potere che dalla strage di Portella della Ginestra in poi non è mai cambiata.

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La giustizia di lorsignori

Più particolari emergono sulle interferenze del Quirinale nell’inchiesta di Palermo sulla trattativa Stato-mafia a gentile richiesta del signor Nicola Mancino, più si scatena l’Operazione Casino.

È una vecchia tecnica, utilissima a far perdere l’orientamento ai cittadini, così nessuno capisce più chi ha fatto cosa. Ma a questo punto, di fronte alle intercettazioni telefoniche depositate dalla Procura di Palermo che oggi pubblichiamo, i casi sono soltanto due: o Loris D’Ambrosio, consigliere giuridico del Presidente della Repubblica, millantava credito con Mancino, raccontandogli che Giorgio Napolitano si era “preso a cuore” le sue lagnanze contro i pm di Palermo, al punto di parlare del suo caso con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso perché facesse qualcosa

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Trattativa Stato-mafia: indagati l'ex ministro Conso e il boss Brusca

(AGI) – Palermo, 13 giu. – L’ex ministro della Giustizia Giovanni Conso, 91 anni, e il boss Giovanni Brusca, di 55, sono altri due degli indagati nell’ambito del fascicolo sulla cosiddetta trattativa fra Stato e mafia. Conso risponde di false informazioni al pubblico ministero: l’inchiesta su di lui e’ dunque sospesa, in attesa della definizione del fascicolo principale, almeno con […]

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