Lo Stato-mafia alla sbarra: inizia il processo sulla trattativa

Palermo. “Visto l’art. 429 c.p.p. il giudice dispone il rinvio a giudizio di: Bagarella Leoluca Biagio, Brusca Giovanni, Ciancimino Massimo, Cinà Antonino, De Donno Giuseppe, Dell’Utri Marcello, Mancino Nicola, Mori Mario, Riina Salvatore, Subranni Antonio, per i reati a loro rispettivamente ascritti nella richiesta di rinvio a giudizio di cui in epigrafe, indicando per la comparizione dei predetti l’udienza del giorno 27 maggio 2013, che si svolgerà alle ore 9.30 davanti alla sezione seconda della Corte di Assise del Tribunale di Palermo, aula B1 Complesso Pagliarelli”.

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Lo Stato-Stato contro lo Stato-mafia

Quella appena trascorsa è stata davvero una settimana di grandi novità per quanto riguarda il “fronte antimafia”. Una serie di notizie, apparentemente slegate tra loro, ha acceso il panorama politico nazionale rievocando sconcertanti ed inquietanti parallelismi con la storia che ha contraddistinto il nostro Paese in quel terribile biennio stragista del ’92-’93. Erano quelli gli anni che hanno sancito la fine della Prima Repubblica contraddistinta da una profonda crisi istituzionale, con lo scoppio dello “scandalo Tangentopoli” che mise in risalto uno scenario di corruzione politica sistemica, e dalla dirompente crisi economica-finanziaria, con l’Italia sulla soglia del fallimento ed una moneta (la lira) svalutata del 7%. Per superare il momento il Paese si aggrappò ad un governo tecnico (governo Amato) che venne anticipato appena di un mese dall’elezione a Presidente della Repubblica di Oscar Luigi Scalfaro (succeduto a Cossiga).

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Lo Stato-mafia alla sbarra: inizia il processo sulla trattativa

Palermo. “Visto l’art. 429 c.p.p. il giudice dispone il rinvio a giudizio di: Bagarella Leoluca Biagio, Brusca Giovanni, Ciancimino Massimo, Cinà Antonino, De Donno Giuseppe, Dell’Utri Marcello, Mancino Nicola, Mori Mario, Riina Salvatore, Subranni Antonio, per i reati a loro rispettivamente ascritti nella richiesta di rinvio a giudizio di cui in epigrafe, indicando per la comparizione dei predetti l’udienza del giorno 27 maggio 2013, che si svolgerà alle ore 9.30 davanti alla sezione seconda della Corte di Assise del Tribunale di Palermo, aula B1 Complesso Pagliarelli”. Manca qualche minuto all’una quando il gup Piergiorgio Morosini legge il decreto di rinvio a giudizio nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia. In un istante tutta la tensione accumulata fino a quel momento si stempera nell’aria della piccola aula della II sezione penale della Corte di Assise. Unico imputato presente: Massimo Ciancimino.

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