DAREMO UN NOME A CIO' CHE STA ACCADENDO

Ho detto che scommetto sull’onesta’ di Beppe Grillo e confermo. Ho aggiunto che lo faccio perche’ scommetto sulla forza dell’onda che egli ha saputo suscitare: un’onda ormai inarrestabile, non uniforme, molteplice, ma il cui vettore e’ chiarissimo: indietro non si torna.
Capisco che avranno, lui e l’onda, molti problemi enormemente difficili da risolvere. So che saranno sottoposti a pressioni da cento atmosfere, provenienti da molte parti, anche dall’interno stesso dell’onda, collidenti tra loro (perche’ l’onda e’ un groviglio di contraddizioni).
Ovvio che fara’ errori.

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I giornali di destra hanno già trovato il mandante: l’opposizione di sinistra

Per loro i duecentomila di Roma non ci sono mai stati: né manifestazioni pacifiche, né folla di indignati senza intenti guerriglieri. Per i giornali della destra, ieri ci sono stati solo loro: i violenti. E i violenti hanno solo un colore: il rosso. La colpa di tutto, quindi, è bella che pronta, il mandante è già stato trovato: la sinistra italiana, che nei giorni precedenti alla manifestazione avrebbe istigato i facinorosi a spaccare tutto. I titoli d’apertura di Libero, La Padania e Il Giornale portano avanti questa tesi, che trova vigore negli editoriali di Maurizio Belpietro, Andrea Ballarin e Vittorio Feltri.

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