In ricordo di Giuseppe Fava

Non ebbi modo di conoscere Giuseppe Fava. Ma il suo libro, “I Siciliani”, rappresentò per me, che iniziavo a intraprendere l’attività giornalistica, un testo guida che lessi e rilessi più volte, affascinato dalla capacità di una denuncia sociale e politica che andava di pari passo con l’alto profilo letterario presente in ogni pagina. Quel libro, andrebbe riletto. Non si era ancora scatenata l’escalation di sangue, l’aggressione agli uomini simbolo (magistrati, poliziotti, carabinieri, giornalisti, uomini politici e imprenditori), che per la prima volta, dopo oltre un secolo, rompevano con omertà e convivenza.

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