Stop lavori Camere, Carlassare lascia i saggi: “Pressione sulla Cassazione”

Le riforme in Italia mirano a “delegittimare la Costituzione” e dare un po’ di sostanza “a quella vena di autoritarismo che ci portiamo dietro da sempre”. Era il 6 giugno, poco più di un mese fa la giurista Lorenza Carlassare aveva minacciato di lasciare il gruppo dei saggi. Ipotesi che ha messo in atto oggi. “Il presidenzialismo all’americana non lo […]

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Il padre prostituente

Se tutto va male, a fine luglio la maggioranza indecente che sgoverna l’Italia imporrà a tappe forzate la modifica dei regolamenti parlamentari per aggirare l’articolo 138 della Costituzione e appaltare in esclusiva a un ristretto club di 20 deputati e 20 senatori del Pd, del Pdl e di Scelta civica (nessuno di M5S e Sel, cioè dell’opposizione) la riforma della Costituzione che poi il Parlamento non potrà neppure emendare, ma solo approvare o respingere – dunque approvare – alla svelta, senza neppure rispettare gli intervalli temporali previsti dalla Carta.

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Riforme costituzionali: se a scriverle sono gli amici dei ladri

Visto che la storia spesso si ripete in farsa, l’ultimo capitolo della ridicola tragedia italiana ruota di nuovo intorno alle riforme e alla giustizia. Esattamente come era accaduto nel 1997, con la commissione Bicamerale di dalemiana memoria, tra i nuovi padri ricostituenti in quota Pdl prende corpo l’idea di riscrivere pure il titolo IV della Costituzione: quello che stabilisce poteri, diritti e doveri della magistratura.

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