Crisi, poveri lavoratori: come non farcela anche con un posto fisso

Frustrazione. Scontentezza. Paura di non farcela. Provate a chiedere a colleghi e amici «quanto guadagni?» e, nel 99% per cento dei casi, riceverete un’identica risposta: «Meno di quanto merito, meno di quanto mi occorre».

Una risposta veritiera, secondo Walter Passerini e Mario Vavassori, autori del libro Senza soldi. Sottopagati, disoccupati, precari (Chiare Lettere), che denuncia una situazione allarmante: avere un posto di lavoro non sconfigge la povertà, e a far parte della numerosa schiera dei working poor – i lavoratori poveri – non sono solo i precari (per i quali 1000 euro al mese di cinque anni oggi fa sono un miraggio), ma anche i lavoratori dipendenti, pubblici e privati.

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Germania, da Volkswagen aumento in busta paga per i suoi 100mila dipendenti

Aumento di stipendio in due tranches per tutti i dipendenti. A stabilirlo non il cda di una piccola impresa, bensì i dirigenti del colosso automobilistico Volkswagen. La società tedesca, infatti, ha dato il via libera a un aumento dei salari del 5,6% per i suoi dipendenti in due tranche. A partire dal prossimo settembre, secondo l’accordo raggiunto, i 100mila operai delle fabbriche tedesche percepiranno un aumento del 3,4% in busta paga, e dal luglio 2014 un ulteriore incremento del 2,2%. Lo ha annunciato il sindacato IG Metal oggi ad Hannover.

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