Una nuova tangentopoli

In Italia ancora qualcuno, non a caso, sostiene – anche su media di grande importanza – che nulla può farci parlare di una nuova “tangentopoli” ma basta quel che scrivono oggi tre giornali – il compassato Corriere della Sera, la scoppiettante Repubblica e l’Unità ridotta ormai a non troppe migliaia di copie – per rendersi conto, leggendo gli articoli dedicati a due vicende, che siamo immersi proprio come nel ’92-93 in nuova storia tra le peggiori vissute negli ultimi trent’anni. Del resto, non mi pare di essere l’unico a scrivere, nei miei articoli ma anche nei miei libri di storia, che viviamo un periodo difficile di forte degrado di pezzi rilevanti della classe politica e dirigente. E’ sensazione comune e basta andare in autobus o in metropolitana per sentirlo.

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Salvatore Borsellino: 'Il 27 maggio a Palermo, le aule di Giustizia un luogo sacro'

Lunedì 27 maggio presso l’aula bunker del carcere di Pagliarelli, a Palermo, si aprirà il processo per attentato al corpo politico dello Stato nel quale mi sono costituito parte civile come legale rappresentante del Movimento delle Agende Rosse. Per la prima volta rappresentanti delle Istituzioni,pezzi dello Stato, siedono sul banco degli imputati insieme ad altri imputati, rappresentanti di quella criminalità organizzata con la quale hanno pensato di potere organizzare quella scellerata trattativa Stato-mafia che ha avuto come effetto quello di accelerare l’esecuzione della condanna a morte di Paolo Borsellino e di fare concepire in seguito l’esecuzione di quegli attentati che seminarono morte e distruzione in Via dei Georgofili a Firenze e in via Palestro a Milano.

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