Strage sulla sabbia di Gaza
Il corpo è nudo, annerito. Non c’è traccia di camicia e pantaloncini, bruciati completamente dal calore dell’esplosione. Sulla barella portata a mano dagli uomini del pronto soccorso, giace un piccolo cadavere. «E’ un bambino, è un bambino, anche gli altri erano bambini», grida qualcuno correndo tra la folla di fotografi e giornalisti accorsi alla capanna in fiamme sulla spiaggia di Gaza city
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