Presidio alla Prefettura: subito il “bomb jammer” per Di Matteo!

Palermo. Il primo a non accettare di essere stato preso in giro è Salvatore Borsellino. Non gli va giù che tre giorni fa il vicepremier, Angelino Alfano, in occasione della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, abbia recitato la parte del “difensore” dei magistrati minacciati. Quel giorno, prima in un incontro riservato con il fratello di Paolo Borsellino, e poi durante la conferenza stampa, il ministro dell’Interno aveva dichiarato di “aver reso disponibile il bomb jammer” per l’auto di Nino Di Matteo.

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La mafia minaccia i pm, la tv se ne infischia

Diceva Paolo Borsellino: “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”. Purtroppo parole al vento. Per la tv le mafie non esistono, se ne parla solo quando vi sono fatti tragici o quando un libro diventa un successo: avere ospite chi lo ha scritto garantisce ascolto. Recentemente solo l’interessante trasmissione di Concita De Gregorio, Pane quotidiano(Rai3) lo ha […]

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Giuffré racconta la trattativa: “Riina venduto. Provenzano protetto”

Ad una settimana esatta dalle intimidazioni che il capo dei capi, Salvatore Riina, ha rivolto nei confronti del sostituto procuratore Antonino Di Matteo (oggi non presente in aula), e al resto del pool sull’inchiesta della trattativa (rappresentata dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai sostituti Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia), si è tornati oggi innanzi alla Corte d’assise, presso l’aula bunker dell’Ucciardone. A stemperare il clima pesante, ieri rafforzato dalle ulteriori minacce nei confronti del pm di Caltanissetta Domenico Gozzo e del capo procuratore di Trapani Marcello Viola, sono presenti in aula il capo procuratore di Palermo, Francesco Messineo, ed il presidente di Libera Don Luigi Ciotti.

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