Napolitano e la lettera al Csm con la Procura di Palermo nel mirino


A colpi di “ordini” scritti. Così il Capo dello Stato comunica con il Csm, di cui è presidente, se si parla di giustizia e affini. Lo aveva già fatto in occasione della questione dello scontro interno alla Procura di Milano tra Bruti Liberati e Robledo, che di fatto ha portato al rinvio sulla decisione delle sanzioni disciplinari ai due contendenti, ed ora si è ripetuto in occasione della nomina del nuovo Procuratore capo di Palermo

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Appello al Csm: nominate Nino Di Matteo procuratore aggiunto di Palermo!

FIRMA LA PETIZIONE! di Salvatore Borsellino e Giorgio Bongiovanni – 30 maggio 2014 Ai primi di marzo di quest’anno il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha modificato l’art. 8 della circolare sulle Direzioni distrettuali antimafia nelle procure. La direttiva del Csm restringe ai soli magistrati della Dda la possibilità di effettuare indagini su Cosa Nostra. Questa circolare estromette di […]

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Trattativa Stato-mafia: il Csm toglie le nuove indagini a Di Matteo, Del Bene e Tartaglia

Palermo. “In conformità a quanto previsto dall’art. 102 terzo comma i procedimenti riguardanti i reati indicati nell’art. 51, comma 3-bis, c.p.p. debbono essere assegnati a magistrati della Direzione distrettuale antimafia, salvo casi eccezionali”. Il virgolettato parla chiaro. I primi di marzo il Plenum del Csm ha modificato l’art. 8 della circolare sulle Direzioni distrettuali antimafia nelle procure. Di fatto sono stati individuati criteri molto più rigidi per individuare i “casi eccezionali” che consentono la designazione di magistrati non appartenenti alla Dda per procedimenti da assegnare a quel gruppo di lavoro

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