“Colpire i rapporti opachi e garantire l'indipendenza della magistratura”

Ancora il lavoro all’interno del nuovo Csm non è iniziato ma Piergiorgio Morosini, il giudice che ha rinviato a giudizio gli imputati del processo sulla trattativa stato-mafia, ha le idee chiare su quelle che sono le priorità che il nuovo Consiglio dovrà affrontare, a cominciare dal tema della riforma della giustizia di cui tanto si sta parlando in questa calda estate. Un dialogo che dovrebbe prodursi già ora ma che non viene reso possibile dalla mancata nomina, da parte del Parlamento, degli otto laici che dovranno affiancare i sedici togati già indicati dai magistrati.

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Il Consiglio superiore della magistratura peggiore della storia

Quattro anni sono passati da quando il Csm ha eletto come vicepresidente Michele Vietti. Nonostante la proroga del Quirinale concessa all’attuale Consiglio in quanto il Parlamento non ha ancora proceduto all’elezione degli otto membri laici del nuovo Consiglio di Palazzo dei Marescialli è sicuramente questo il tempo delle analisi sull’operato di questo quadriennio e, alla luce dei fatti, quello passato non è stato certo un Consiglio Superiore della magistratura che ha brillato per la difesa dei magistrati. Anzi si potrebbe anche dire che si sia trattato del peggior Csm della storia.

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