Nascita della Commissione parlamentare pro-mafia

Se l’ultima Commissione antimafia, presieduta da Beppe Pisanu, è stata in grado di avanzare tesi negazioniste ed autoassolutorie riguardo al ruolo dello Stato di fronte alla trattativa Stato-mafia (nella sua relazione ha parlato esclusivamente di “una tacita e parziale intesa”), quella che verrà nasce con l’intento di distruggere l’antimafia. A riuscire in questa “impresa” sarà proprio questo governo dell’inciucio, quello che si è prostituito di fronte ad un criminale come Silvio Berlusconi, che nonostante la condanna continua a sedere in Parlamento dettando l’agenda politica

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I casalesi e il secondo papello

Non esisteva soltanto il papello siciliano ma ce ne era anche un altro, scritto all’ombra del Vesuvio. La novità sembra emergere dal processo che si stasvolgendo davanti alla Corte di Assise di S.Maria Capua Vetere, in cui è imputato l’ex sottosegretario dell’ultimo governo Berlusconi Nicola Cosentino per concorso esterno in associazione di stampo mafioso.
Lo ha rivelato uno dei collaboratori di Giustizia del Clan dei Casalesi, Dario De Simone che ha compiuto in passato numerosi omicidi e che oggi, collegato in video conferenza con la Corte nell’aula del processo, ha raccontato che la sua organizzazione sostenne con forza Nicola Cosentino alle elezioni regionali del 1995.
Ma la rivelazione che ha colpito di più i presenti al dibattimento è quella che parla di una trattativa in corso con una specie di papello diverso da quello dei siciliani.

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Cassazione Dell'Utri. Quando il potere salva se stesso

Qualche giorno fa, ad un congresso del Pdl, Nicola Cosentino esultava: “Il reato di concorso esterno in associazione camorristica ormai non esiste più”. E “ora si capirà che non esiste neanche per me”, che per quel reato è imputato davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Che per quel reato ha sulle spalle due pesantissime ordinanze di custodia cautelare, non eseguite soltanto per l’opposizione della Camera di appartenenza

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