Rifiuti tossici. E' patto Cosa nostra-Camorra

Da quando sono state desecretate le dichiarazioni del pentito di Camorra, Carmine Schiavone, risalenti al 1997, durante un’audizione della commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie, diverse Procure d’Italia, dalla Campania alla Puglia fino alla Sicilia, hanno iniziato ad avviare alcune verifiche. “Il sistema – raccontava Schiavone – era unico, dalla Sicilia alla Campania… Non è che lì rifiutassero i soldi. Che poteva importargli, a loro, se la gente moriva o non moriva? L’essenziale era il business”.

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No a indulto e amnistia per chi ha ucciso i nostri figli

9 ottobre 2013 Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, Abbiamo deciso di scriverLe questa lettera aperta perché purtroppo a noi non è concessa la facoltà di andare alle Camere a sostenere le nostre opinioni, come invece sarebbe per noi doveroso fare in nome e per conto dei nostri morti del 27 Maggio 1993. Avvertiamo una forte contraddizione, un contrasto doloroso per […]

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Matteo Messina Denaro, 20 anni di latitanza

Trapani. Perché è impossibile dire di “no” alla mafia evitando di essere definiti “professionisti dell’antimafia”? Questo succede perché il “no” alla mafia dà fastidio quanto raccontando fatti e cronache giudiziarie, oppure descrivendo il contenuto delle sentenze, le malefatte della nuova mafia, quella che non spara ma che gestisce imprese e appalti, emette false fatture, ottiene finanziamenti pubblici.

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