Il senatore D’Alì prescritto e assolto. Il “caso” resta aperto

Anni di indagini, procedimenti archiviati, riaperti e ricondotti sulla soglia dell’archiviazione. Improvvise svolte nelle inchieste, un processo lungo due anni e infine la sentenza. Il senatore Antonio D’Alì (foto), politico e banchiere trapanese, ex sottosegretario all’Interno, a Palazzo Madama dal 1994, sin dalla prima ora berlusconiano di ferro, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ha ottenuto un pronunciamento per così dire salomonico cioè “saggio ed equilibrato”.

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