Capaci bis: i pentiti parlano dell’esplosivo T4

di Francesca Mondin “Alla fine del ’91 arrivarono dall’ex Jugoslavia delle armi e dell’esplosivo a Catania, il carico fu diviso tra il gruppo di Catania e i Malpassotu, i Santapaola lo dovevano mandare ai corleonesi, seppi poi che erano arrivati anche due telecomandi a distanza” il tutto prima della strage di Capaci. A dirlo è il pentito Filippo Malvagna, nipote […]

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Assegnate uno spazio all’orchestra Falcone e Borsellino

Catania, una città affascinante, piena di contraddizioni, difficilissima per molti versi. Oggi naviga in mezzo a tutte le difficoltà, emblematiche del Sud Italia. Eppure si è sempre distinta per la creatività e spirito d´iniziativa dei suoi cittadini. Essa non ha solo una vocazione commerciale, come si crede, ma soprattutto “artistica”. I catanesi adorano la prosa e la musica. Non deve, quindi, sorprendere che proprio qui, sia nato un esempio unico in Italia, la Fondazione “La città invisibile, una scuola di vita e un’orchestra per salvare i bambini con la cultura”

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L'asse Palermo-Messina-Reggio Calabria

E’ lo scenario suggestivo dell’antico monastero di San Placido, ormai parte di Palazzo Platamone, ad ospitare l’incontro “Giustizia, riforme e antimafia”, organizzato dall’associazione “Addiopizzo” a Catania. A parlarne sono relatori di grande spessore come Nino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo, Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Messina e Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria

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