Caselli alla vigilia dell’udienza di Napolitano: "Solidarietà ai pm di Palermo"

Alla vigilia dell’udienza del processo trattativa stato-mafia in cui verrà interrogato il presidente Giorgio Napolitano il magistrato in pensione Gian Carlo Caselli, ha espresso solidarietà e vicinanza agli ex colleghi palermitani che stanno svolgendo indagini delicate: “Sul processo non voglio esprimermi in quanto c’è una Corte d’assise competente che ha tutti gli strumenti di conoscenza per decidere però bisogna riconoscere una grande professionalità, coraggio, spirito di servizio e senso del dovere ai pubblici ministeri che si sono inoltrati in un cammino di ricerca della verità, nel rispetto della legge e dell’interesse della collettività, molto difficile e terribilmente in salita”.

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Dai linciaggi mediatico-politici ai conflitti d'attribuzione: Caselli e Ingroia raccontano i loro “Vent'anni contro”

Oltre vent’anni sono passati dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. Due ex magistrati, Gian Carlo Caselli ed Antonio Ingroia, nella loro ultima opera, curata da Maurizio De Lucia, tra aneddoti e considerazioni tracciano il filo di una lotta che li ha visti a lungo protagonisti in prima linea contro la mafia, e non solo. Un percorso tra inchieste, processi, imputati più e meno eccellenti, pentiti, che ripercorre la storia del nostro Paese, sempre più pervaso dai capitali mafiosi. E’ questo il contenuto di “Vent’anni Contro”, edito da Laterza, scritto a quattro mani dai due ex magistrati. Ieri sera alla Feltrinelli di Palermo si è tenuta la presentazione all’interno di una sala gremita. Tra il pubblico si scorgono i volti di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, ed il pm del pool “trattativa”, Francesco Del Bene. A moderare il dibattito, a cui hanno partecipato l’editrice e politica Gea Schirò e il giornalista Saverio Lodato, il curatore dell’opera, il cronista Maurizio De Luca.

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Caselli: un testimone dell'antimafia

Credo che nessuno, in un’Italia che voglia sconfiggere il fenomeno mafioso (e questo, a mio avviso, avverrà quando non si reprimerà soltanto ma si mobiliterà la società civile e si porrà al centro l’educazione civile delle nuove generazioni) potrà negare l’importanza dell’esperienza di Gian Carlo Caselli (in foto), il magistrato che ha appena terminato i 46 anni della sua esperienza di giudice tra Torino e Palermo.

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