Ingroia dice addio alla toga e accusa. “Punito dal Csm per le mie inchieste non vogliono che indaghi la mafia”

Roma. Antonio Ingroia sta per fare la sua scelta di vita. Lascia la magistratura e passa alla politica. «È stata la decisione più sofferta dei miei 54 anni». Dopo averne passati 25 con la toga addosso il suo addio è colmo di amarezza. Verso i colleghi, e verso il Csm e l’Anm, cui muove puntuali rimproveri. «Per mesi mi sono sentito un uomo e un magistrato solo, ma non ho mai smesso di difendere la Costituzione e di cercare la verità su chi, e soprattutto perché, ha ucciso il mio maestro Paolo Borsellino». Ora la sfida è un’altra, «portare in politica la grande passione per la giustizia, la verità e la Carta, visto che stiamo attraversando una vera e propria emergenza costituzionale».

Continua a leggere

Brusca conferma: “A Mancino diretto il 'papello' di Riina”

La trattativa Stato-mafia fa il suo ingresso al processo Borsellino quater, celebratosi quest’oggi presso l’aula bunker di Rebibbia, che vede imputati i boss Salvino Madonia e Vittorio Tutino e i falsi pentiti Vincenzo Scarantino, Calogero Pulci e Francesco Andriotta.
A parlarne è stato il pentito Giovanni Brusca rispondendo alle domande dei pm Lari, Paci e Luciani. “Dopo la strage di Capaci Riina, tutto contento, mi disse, alludendo allo Stato, che si erano fatti sotto e che gli aveva dato un papello così

Continua a leggere
1 375 376 377 378 379 454