”L’abbraccio”, alla Giffoni Film Festival proiettato il film sul giudice Saetta

Con la testimonianza del pm Nino Di Matteo che portò a sentenza esecutori e mandanti


di AMDuemila
Alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival è stato proiettato “L’abbraccio”, il documentario (presentato fuori concorso), scritto e diretto dal giornalista Davide Lorenzano, prodotto da Cristian Patanè per Bridge Film e interpretato da Gaetano Aronica, sulla storia di Antonio Saetta e il figlio Stefano. Giudice distintosi nel contrasto alla mafia e occupatosi dei casi Chinnici e Basile, l’ex Presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo aveva 65 anni quando, con il figlio 35enne, rimase vittima di un agguato organizzato dagli uomini di Cosa Nostra il 25 settembre 1988 sulla Statale 640 tra Agrigento e Caltanissetta. Il titolo del documentario, ha raccontato Lorenzano, deriva da “un particolare che non conoscevo” di quegli attimi concitati della sparatoria. Si tratta del gesto che il padre compie nei confronti del figlio, poco prima che vengano uccisi, per fargli da scudo e proteggerlo, simbolicamente. Ho pensato che in quel dettaglio fosse racchiusa ogni cosa”. A ricostruire quello che fu il primo omicidio di un magistrato giudicante da parte della mafia, fu il pm Nino Di Matteo, oggi consigliere togato del Csm, il quale ha fornito il proprio contributo alla realizzazione del documentario. Nel 2003 Di Matteo riuscì con grande impegno a rendere verità e giustizia alla famiglia Saetta individuando esecutori e mandanti del delitto. “Una cosa non così banale né scontata in un paese come il nostro”, ha commentato Lorenzano.

20200831 abbraccio saetta

Non è stato facile ricostruire la vita del giudice – ha aggiunto il regista – perché il puzzle era pieno di pezzi mancanti, soprattutto sulla vita privata del magistrato. A volte mi sono trovato nell’impossibilità di aggiungere tasselli. Come quando sono andato a cercare la testimonianza di un amico storico del giudice: arrivo a casa sua, e scopro che era morto da pochissimo. Un buco nell’acqua che mi ha costretto a ricominciare da capo. Per quanto riguarda la vita professionale dell’uomo, sono andato a scartabellare in tantissimi archivi di giornali. Il posto in cui mi sono imbattuto nel maggior numero di documenti e fotografie è stata la redazione del Secolo XIX”.
“L’Abbraccio. Storia di Antonino e Stefano Saetta” è un elogio fedele alla memoria del giudice. Un documentario, contenente anche graphic novel frutto del lavoro dello Studio d’animazione palermitano Grafimated Cartoon, capace di toccare le corde dell’animo di vecchie e nuove generazioni che non hanno vissuto una delle figure istituzionali più importanti d’Italia e della Sicilia.

dimatteo nino da open
Antonino Di Matteo all’epoca del processo
fonte: antimafiaduemila.com