Al via Puliamo il mondo 2019, boom di appuntamenti per la ventisettesima edizione

Nel mirino rifiuti abbandonati e non solo. Un atto di cittadinanza responsabile sempre più necessario, per tutelare ambiente e convivenza

Puliamo il Mondo, la campagna di volontariato ambientale costola di Clean Up The World, il più grande evento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989 e arrivata in Italia nel 1993 grazie a Legambiente, è giunta alla ventisettesima edizione e a ha raccolto da allora migliaia di tonnellate di rifiuti, con una continua crescita di volontari e impegno sui temi da affrontare per rinnovare di anno in anno la concretezza dell’impegno associativo di fronte a vecchie e nuove emergenze che Legambiente riassume così: «Restituire aree degradate delle nostre città alla fruizione comune; sensibilizzare i cittadini sull’abbandono dei rifiuti, una pratica ancora troppo diffusa in tutte le città; ripulire parchi, stazioni, cortili delle scuole, bordi di strade, argini di fiumi; raccontare l’economia circolare, che in parte è già realtà ma che pochi conoscono; favorire l’inclusione sociale e scardinare i pregiudizi, a cominciare dalla xenofobia, combattere le paure che ci impediscono di costruire relazioni di comunità».

Secondo il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, «Di Puliamo il Mondo c’è ancora molto bisogno perché nonostante i progressi fatti su tanti fronti, a cominciare dalle esperienze di economia circolare, e la consapevolezza raggiunta dai cittadini su temi legati alla sostenibilità e all’inquinamento ambientale, siamo ancora lontani dai risultati auspicati. Le buone pratiche vanno implementate e c’è ancora parecchio da fare rispetto alle politiche, alle leggi e alla loro applicazione, e per la sensibilizzazione. Basti pensare ai mozziconi di sigaretta che lastricano le strade o ai materiali ingombranti abbandonati in aree verdi e ai lati delle strade, che diventano discariche a cielo aperto di pneumatici, mobili, elettrodomestici, con tutti i rischi di quello che comportano per l’ambiente e, in definitiva, per la salute. Puliamo il Mondo, insomma, è una battaglia di civiltà. Per questo non potevamo non allargarlo, da qualche anno, alla battaglia contro i pregiudizi che stanno inquinando la civile convivenza nel nostro paese e mettendo a repentaglio il principio che i diritti umani siano diritti di tutti».

Cittadinanza responsabile, a cominciare dalle scuole di tutta Italia il 20 settembre   e tra gli altri, numerosi appuntamenti del week-end il Cigno Verde segnala i quattro luoghi da cui verranno condotte le dirette della trasmissione dedicata a Puliamo il Mondo su Rai 3, domenica mattina. A Roma, i volontari puliranno un’area vicino a Ponte Milvio (lato piazzale Cardinale Consalvi) con la partecipazione anche della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che collabora a questa edizione della campagna. A Cagliari, presso la spiaggia di Calamosca dove, oltre alla pulizia, si parlerà delle tante iniziative messe in campo per liberare i litorali dai mozziconi di sigaretta, un rifiuto altamente inquinante che impiega almeno 15 anni a frammentarsi e contiene al suo interno moltissime sostanze tossiche. Saranno presentati, inoltre, i risultati del lavoro sui tappi di plastica che sta portando avanti Legambiente Sardegna: un approfondimento sul beach litter, condotto come un’indagine “archeologica” per capire l’origine e la provenienza dei tappi. A Enego, in provincia di Vicenza, al centro della piana di Marcesina, una delle aree devastate dalla tempesta Vaia lo scorso 29 ottobre: i volontari del cigno, insieme ai ragazzi e genitori delle scuole medie, al gruppo Alpini di Enego e a volontari di altre associazioni, faranno pulizia del materiale esausto a seguito dei lavori di rimozione degli alberi caduti a causa della tempesta. A Napoli, nel quartiere San Giovanni, l’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria e prevede la pulizia del piazzale antistante la Fondazione, che pochi giorni fa è stata vittima di un vile atto intimidatorio: contro il portone d’ingresso sono stati esplosi, infatti, alcuni colpi d’arma da fuoco. L’organizzazione Famiglia Di Maria opera sul territorio di Napoli Est, attuando attività educative territoriali, in favore dei minori e delle famiglie che presentano disagi socio-economici; diversi sono i progetti dedicati alle mamme del quartiere e le iniziative di impegno per la legalità promosse in collaborazione con Libera e Legambiente.

Centinaia di appuntamenti in tutto il Paese .  (l’elenco completo degli appuntamenti è disponibile su www.puliamoilmondo.it) – che coinvolgono innumerevoli scuole, Comuni, associazioni, una carrellata di appuntamenti vuole raccontare, non è solo un momento di collaborazione finalizzata alla rimozione dei rifiuti abbandonati e alla diffusione di comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente; è anche la promozione di una convivenza positiva tra le persone, con l’obiettivo di favorire il dialogo e lo scambio interculturale, per la creazione di reti territoriali tra cittadini di ogni età e provenienza.

fonte: greenreport.it