Di Matteo a Radio Popolare: ”Non possiamo sperare in futuro migliore se il paese perde la memoria”

di AMDuemila

“Non possiamo sperare in futuro migliore se il paese nasconde la polvere sotto il tappeto, se uno Stato che ha avuto il coraggio di processare se stesso non viene raccontato. Dobbiamo sempre pensare che per quanto emergano responsabilità da parte di alcuni uomini dello stato quegli uomini non devono essere confusi con lo Stato, se lo Stato oggi riesce a far venire fuori e processualmente dimostrare queste cose significa che ancora c’è uno Stato che vuole essere uno Stato di diritto in cui la legge è uguale per tutti e anche le vicende più scabrose per le istituzioni possano venire fuori tramite l’opera dei magistrati e delle forze dell’ordine”. È intervenuto così il Sostituto procuratore nazionale Nino Di Matteo, intervistato da Radio Popolare di Milano. L’intervista radiofonica avvenuta lo scorso 16 novembre durante il programma di promemoria sull’attualità “Memos”, è stata condotta da Raffaele Liguori. Tema principale il nuovo libro scritto a quattro mani dal pm Di Matteo e il giornalista e scrittore di mafia Saverio Lodato dal titolo “Il Patto Sporco. Il Processo Stato-Mafia nel racconto di un suo protagonista” (ed. Chiarelettere). Un libro che si pone l’obbiettivo di “porre il cittadino e l’opinione pubblica nella condizione di formarsi un’idea, attraverso la conoscenza completa degli atti”. “Il Patto Sporco” è stato poi presentato dagli autori assieme al direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio e il giornalista Loris Mazzetti nel teatro “Elfo Puccini” di Milano il 17 novembre.

Info: radiopopolare.it