È ancora credibile Emma Bonino?

di Saverio Lodato


Emma Bonino, figura storica radicale, alla quale si devono, circa mezzo secolo fa, grandi battaglie per i diritti civili – aborto e divorzio, per dire delle principali -, oggi si presenta alle elezioni con una sua lista di supporto allo schieramento del cosiddetto centro sinistra. Scelta legittima. Scelta a suo modo coerente. Scelta che però salta all’occhio, provenendo da un passato remoto, quello della Prima Repubblica, alla quale la Bonino appartiene, essendo vissuta nei parlamenti e nei governi italiani ed europei fra un secolo e l’altro.
Oggi la Bonino – europeista convinta, e da sempre – spiega agli elettori italiani che fra qualche giorno saranno chiamati a scegliere fra uno schieramento europeista e uno schieramento che l’Europa, invece, vuole fare deragliare. E che quindi, la scelta è obbligata, oggi come allora, a favore dell’Europa. Anche questa è un’idea, come tale praticabile e legittima, e come tale discutibile.
Noi non crediamo che la chiave di lettura sia quella giusta.
La stessa Bonino, particolarmente dura nei confronti dei 5 Stelle, che lei accomuna a Lega e Fratelli d’Italia quanto a visione dispregiativa dell’europeismo, finisce con l’incartarsi mettendo in salvo Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e, ovviamente la sua lista, che rappresenterebbero invece la rotta maestra verso Più Europa, che è la cosa che da sempre le sta più a cuore.
Sembra non accorgersi che Berlusconi (per il quale si è ripetutamente sperticata in lodi) si presenta in coalizione con Lega e Fratelli d’Italia, allo stesso modo in cui Renzi, voti permettendo, vorrebbe andare a braccetto con Silvio Berlusconi. Ci sembra di dire una cosa scontata. Evidentemente, per la Bonino scontata non è.
Prova ne sia che in questi giorni, quando è andata in tv, non ha fatto una piega di fronte alle domande di chi le contestava il sostegno dato, insieme a Marco Pannella, ai peggiori governi berlusconiani della storia d’Italia e ai peggiori “impresentabili”, presunti delinquenti, o presunti mafiosi che fossero. Così come è stata costretta a glissare, sempre in tv, rispetto all’”europeismo” di Renzi che ad un certo punto, così fan tutti verrebbe da dire, fece addirittura scomparire la bandiera europea alle sue spalle.
Anzi, a voler essere precisi: ha spiegato che le sue sono “idee”, che si resta “candidi” anche andando a braccetto con il demonio, basta crederci fortemente in nome di una “passione” politica alla quale non puoi sottrarti come è accaduto nel suo caso per quasi mezzo secolo. Sarà.
Ci permettiamo, infatti, di obbiettare: che razza di “idea europeista” è far finta di non sapere che Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale ed è “impresentabile” e “ineleggibile”?
È ancora credibile Emma Bonino?

saverio.lodato@virgilio.it

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