Harwood ha proposto un semplice sondaggio. Non è statisticamente rappresentativo, ma dà un’idea del sentimento generale.
Il risultato dimostra chiaramente i limiti del potere della cosiddetta Community dell’Intelligence. Ancora peggio: ieri le dichiarazioni sull’hacking russo non sono riuscite a convincere nemmeno i più ferventi denigratori della Russia.
Daily Beast: U.S. Spy Report Blames Putin for Hacks, But Doesn’t Back It Up
Kevin Rothrock (Moscow Times): Non posso credere ai miei occhi. Questo è davvero opera dell’intelligence U.S.A.? Lo dirò chiaramente: la relazione dell’USG declassificata “Stabilire le intenzioni ed attività russe nelle ultime elezioni” è imbarazzante.
Susan Hennessey (Lawfare, Brookings): la relazione nel migliore dei casi vale poco. Di base non ci sono nuove informazioni per quelli che avevano prestato attenzione al caso.
Bill Neely (NBCNews): Molti giudizi e non molte prove nella relazione delle agenzie di Intelligence circa i presunti hacking russi.
Stephen Hayes (The Atlantic): il report sulla Russia non è che un elenco di affermazioni. È comprensibile la protezione delle fonti e dei metodi di recupero delle informazioni, ma è debole.
Julia Ioffe (The Atlantic): è difficile dire se la pochezza del report sull’hacking sia data dal fatto che le prove sono secretate oppure non esistono. Devo ammettere comunque che molti esperti della Russia sono scettici sulla relazione. A nessuno di loro piacciono Putin e Trump.
Perdere persino Julia Ioffe in materia anti-russa…
Clapper come direttore della DNI e Brennan come direttore della CIA avrebbero dovuto essere licenziati anni fa. Saranno silurati entro il 20 gennaio. La Community dell’Intelligence li ricorderà come gli autori di questo pesante fallimento.
Fonte: http://www.moonofalabama.org/
Link: http://www.moonofalabama.org/2017/01/intelligence-report-on-russian-election-influence-is-a-flop.html
Tratto da:Comedonchisciotte
traduzione FA RANCO