IL DISASTRO DI CHERNOBYL – LE VERITA’ OCCULTATE!

Traduzione NoGeoingegneria
Aldilà della versione ufficiale che ipotizza l’errore umano, l’incidente al reattore nucleare ucraino di Chernobyl, che ha avuto luogo nel 1986, potrebbe essere stato innescato, come in Giappone, da un terremoto.
Secondo il governo sovietico la centrale nucleare fu costruita in una “posizione geologica favorevole”, mentre in realtà fu costruita sulle due linee di una faglia tettonica, il sud della rottura “Pripyat” e le righe “Teterow”.
Nella rottura passa, come accade di frequente, l’affluente del fiume Dnieper, il Pripyat, lungo 775 km, la cui acqua è stata usata per raffreddare le barre di combustibile.
Secondo i risultati di sismologi e lavoratori della centrale elettrica si è verificato un terremoto immediatamente prima dell’esplosione del blocco 4 del reattore nucleare. A soli 20 secondi prima dell’incidente fu registrato, a una profondità di circa 400 metri direttamente o nelle immediate vicinanze, un terremoto di 2,5 di intensità sulla scala Richter.
L’effetto del suo tremore potrebbe essere stato abbastanza forte da interferire con la tecnologia del blocco del reattore. Gli esperti parlano di una forza immediata di 7-8 in Richter che dovrebbe aver agito sul blocco per mezzo minuto. Secondo i testimoni, il personale ha sentito inizialmente un colpo secco, seguito da crolli di soffitti e pannelli.
Alle ore 1:23 un dipendente avrebbe dovuto premere l’interruttore di emergenza, ma a quanto pare non era più possibile spegnere il reattore in tempo. La distruzione delle tubature di raffreddamento causò una perdita improvvisa del refrigerante. A partire dalla eccessiva pressione di vapore e gas di grafite il reattore esplose.
Il KBG ha voluto coprire le cause?
In passato tutti i documenti erano finalmente venuti alla luce, in seguito il KGB minacciò severe sanzioni cercando di fermare la verità sul disastro del reattore. I lavoratori di turno la notte dell’incidente dentro il reattore sono stati trattati come criminali e condannati a lunghe pene detentive, le autorità hanno dato solo a loro la colpa per il disastro.
Alla conferenza internazionale sull’incidente di Chernobyl del mese di agosto 1986 a Vienna, lo scienziato e capo della delegazione sovietica, Valerij Alekseevič Legasov presentò la tesi ufficiale di un errore umano durante un esperimento, ma nei giorni subito dopo il disastro, deplorò il tentativo di cover-up. Diciotto mesi più tardi, in occasione dell’anniversario del disastro, Valerij Alekseevič Legasov si è tolto la vita a Mosca. La sua frase “non ho mentito, ma non ho detto tutta la verità” resta da ricordare.
Nel 1996 una Commissione russo-ucraina è giunta alla conclusione che l’esplosione del reattore è stata preceduta da un terremoto.
Ma non è stata data risposta ad altre evidenze scientifiche riguardo la pericolosità sismica delle centrali nucleari. Tutti i reattori in Unione Sovietica sono stati distribuiti in tutto il paese con motivazioni militari, ma le condizioni geologiche sono in gran parte ignorate (ndt: cosa che ovviamente vale anche per il resto del mondo). FONTE 
fonte: TERRA REAL TIME