Il Manifesto degli intenti di Azione Civile

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Con il Manifesto degli intenti cominciamo a dare attuazione dello statuto. Qui ci sono le linee principali della nostra azione politica. Da oggi tutti gli aderenti hanno una settimana di tempo per proporre eventuali modifiche. Appena avremo la versione definitiva la pubblicheremo di nuovo sul sito e sulla pagina ufficiale facebook del movimento con i nuovi moduli per la campagna di adesione prevista dallo Statuto. Quindi le prime indicazioni per lo svolgimento delle assemblee territoriali.

Antonio Ingroia

L’Italia ha bisogno di una nuova politica, di una buona politica

Decenni di subalternità alle ideologie liberiste e di politiche recessive hanno creato in Italia una situazione senza precedenti.

Azione Civile è un movimento civico e laico che si propone di costruire una nuova politica, con la creazione di un fronte popolare, aperto, inclusivo e innovativo nei principi ispiratori e nelle forme di partecipazione, una vera e propria Rivoluzione Democratica.

Azione Civile vuole costruire una buona politica che contrasti e rovesci le politiche liberiste, affermi il valore della legalità, dei beni comuni, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’inclusione ed rafforzi ed estenda i diritti civili e sociali di tutti i cittadini.

2. Le cose che vogliamo

Vogliamo più democrazia.

In nome della governabilità, della presunta efficienza delle istituzioni, della rapidità delle decisioni, dell’ideologia dell’uomo solo al comando, si è tentato di attaccare e stravolgere regole fondamentali della nostra Costituzione che garantiscono l’equilibrio e il bilanciamento dei poteri, si è teso a ridurre il potere della magistratura e del Parlamento.

Oggi l’Italia è meno democratica.

Azione Civile si batte per una democrazia realmente rappresentativa, forte contro i forti, inclusiva e propositiva, come è disegnata dalla Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza antifascista.

Azione Civile si batte per garantire il principio costituzionale della rappresentanza e dell’uguaglianza di tutti i cittadini nella possibilità di pesare nelle decisioni del Paese, attraverso leggi elettorali più rappresentative e democratiche, per affermare ovunque i diritti dei cittadini, a partire da quelli dei lavoratori nei luoghi di lavoro, per difendere il pluralismo e la libertà dell’informazione, per assicurare pieno e libero accesso alla rete.

Vogliamo più pace e più disarmo

L’Italia è impegnata in operazioni militari che violano l’articolo 11 della Costituzione e che hanno prodotto gravissimi danni alle prospettive di soluzioni pacifiche dei conflitti, alimentato conflitti e distruzioni. L’Italia continua a spendere in armamenti e  ad alimentare concezioni della difesa aggressive.

L’Italia oggi è più armata

Azione Civile si batte per mettere subito fine alla presenza nelle missioni all’estero, per affermare nella politica estera, il primato della ricerca delle soluzioni politiche e di governo mondiale e multilaterale dei conflitti, per l’affermarsi di politiche di cooperazione anche commerciale e economica, per la riduzione della spesa per armamenti, a partire dagli F35.

Vogliamo più giustizia, più uguaglianza, più opportunità

Anni di prolungata recessione, la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, la mancanza di futuro delle giovani generazioni, l’impoverimento di fasce sempre più ampie della popolazione, dei giovani e dei ceti medi, la sofferenza crescente della piccola e media impresa, la messa in discussione di conquiste importanti nel campo del lavoro, delle pensioni, della tutela della salute e dell’istruzione, sono l’altra faccia di una politica monetaria, economica, sociale e istituzionale europea fallimentare che pretende di far coincidere gli interessi dell’Europa con gli interessi della finanza internazionale e dei grandi potentati economici a essa legati

Oggi l’Italia è più povera, più ingiusta e disuguale.

Azione Civile si batte per la tutela dei beni comuni come perimetro della azione del mercato e terreno dello sviluppo italiano, per un intervento dello Stato, un vero e proprio piano straordinario di investimenti pubblici (un vero e proprio “piano Marshall”) per promuovere sviluppo sostenibile, tutelare l’ambiente naturale, risanare il territorio e conservare e promuovere il patrimonio culturale, promuovere la ricerca pubblica, per restituire alla scuola e all’università le risorse depredate dai governi di questi anni.

Azione Civile si batte per restituire futuro ai giovani, per la centralità del lavoro, per norme che combattano la precarietà, a partire dalla eliminazione delle forme di contratti precari, l’affermarsi da subito di politiche di redistribuzione del reddito che riparino alle ingiustizie crescenti di questi anni, la difesa e l’estensioni delle tutele del Welfare.

Vogliamo più diritti

Negli ultimi venti anni in Italia  abbiamo assistito a una vera e propria regressione dei diritti di tutti i cittadini. Si sono limitati i diritti dei lavoratori, si sono negati ai migranti e ai cittadini stranieri, si sono negati diritti civili fondamentali legati agli orientamenti sessuali, si è impedito ogni progresso attorno alle determinanti questioni del fine vita o delle politiche antiproibizioniste.

Oggi l’Italia è meno civile.

Azione Civile si batte per il pieno riconoscimento di tutti i diritti dei cittadini, dei migranti e degli stranieri residenti in Italia, perché l’Italia affermi piena legittimità a tutti gli orientamenti sessuali, a partire dai  diritti delle coppie omosessuali.

Vogliamo affermare la libertà delle donne e la parità di genere

In questi anni abbiamo assistito a un grave arretramento della condizione e della libertà delle donne nelle scelte fondamentali, dalla maternità al lavoro, si sono messe in discussione conquiste fondamentali come l’autodeterminazione in materia di procreazione, così come sono stati tagliati i fondi e indebolite le politiche di sostegno al welfare, compresi settori come istruzione e assistenza.

Azione civile si batte perché le donne abbiano le condizioni per vivere liberamente la propria vita, a cominciare dal diritto a un lavoro non precario, a servizi e tempi di organizzazione che garantiscano la tutela del lavoro di cura per entrambe le figure genitoriali e a politiche di redistribuzione del lavoro domestico, alla piena attuazione di tutte le norme a tutela dell’autodeterminazione femminile e delle pari opportunità nell’accesso a  tutte le cariche pubbliche e private e dell’apparato dirigenziale.

Azione civile si batte perchè la lotta al femminicidio continui e diventi una battaglia culturale e normativa appartenente a tutti.

Vogliamo più legalità

La centralità del profitto e del denaro hanno introdotto nel tessuto del sistema politico, delle Istituzioni, della società civile e dell’economia una diffusa metastasi di violazione e di insofferenza alle regole, di appropriazione privata di risorse pubbliche, di evasione e di elusione dagli obblighi fiscali, di indifferenza e insofferenza verso le necessità collettive e i beni comuni.

Oggi l’Italia è sempre più corrotta e illegale.

Azione civile si batte per regole che liberino pubblica amministrazione e la società dalla invadenza delle partitocrazie, affermino la piena trasparenza nella azione dello stato in tutte le sue articolazioni, limitino la penetrazione della criminalità nelle attività pubbliche e negli appalti, impediscano l’appropriazione delle risorse pubbliche delle risorse pubbliche per costruire consenso a partiti o persone.

Azione Civile si batte per politiche di vero contrasto alla criminalità organizzata, a partire dalla rottura di tutte le commistioni tra la politica, l’amministrazione pubblica e la politica, per fare luce sui misteri che hanno condizionato la vita democratica del Paese, portando anche in Europa la necessità di misure comunitarie contro le organizzazioni mafiose.

3Non c’è salvezza per l’Italia fuori dall’Europa, ma l’Italia non si salva dentro questa Europa.

Solo un’altra Europa può salvare l’Italia.

L’Europa degli egoismi nazionali, della xenofobia, del razzismo, delle spinte antidemocratiche e populiste non si batte con L’Europa dei potentati finanziari, economici,  con l’Europa delle ricette neoliberiste, con l’Europa che distrugge diritti e tutele sociali e non garantisce i diritti civili.

Azione Civile si batte per l’Europa della democrazia in cui ogni singolo cittadino ha lo stesso potere di influenzare e di concorrere  alle decisioni che lo riguardano.

Azione Civile si batte per spingere l’Italia ad agire anche con decisioni unilaterali che segnino una netta discontinuità con l’acquiescenza a decisioni europee che stanno distruggendo la nostra economia e la nostra democrazia.

Azione Civile si batte per passare dalla oligarchia alla democrazia perché la Commissione Europea e il suo Presidente siano, attraverso il voto del Parlamento Europeo, espressione diretta della sovranità popolare; perché ai cittadini sia garantita, attraverso leggi elettorali inclusive, l’eguaglianza del loro voto; perché accanto alla democrazia rappresentativa siano previste forme nuove di democrazia partecipativa e deliberativa; perché i meccanismi di formazione dell’opinione pubblica siano improntati al principio della libertà e del pluralismo dell’informazione e siano sottratti al comando di ristrette e potenti elites finanziarie e mediatiche.

Azione Civile si batte per un Europa costruita sulla cooperazione e non sulla competizione tra gli Stati che la compongono. La concorrenza sleale  che spinge gli Stati verso lo smantellamento delle tutele e dei diritti sociali deve cedere il passo alla costruzione di regole comuni di tutela del lavoro del lavoro, di prelievo fiscale, di garanzia dei diritti sociali, di tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, di promozione dell’istruzione e della ricerca scientifica, di difesa dei beni comuni.

Azione Civile si batte per azzerare trattati come quello del Fiscal Compact e vincoli alle politiche di bilancio nazionali che strozzano ormai da anni l’economia reale e tolgono risorse poste a garanzia di tutele e diritti sociali.

4. Occorre una nuova politica, occorre un nuovo movimento

Il Centrosinistra ha fallito

Anche il centrosinistra in questi anni ha fallito.

Non ha saputo e spesso non ha voluto contrastare l’egemonia liberista sull’economia e sulla politica, ha condiviso pesanti responsabilità nella messa in discussione di diritti sociali dei cittadini, accettando l’impostazione tutta ideologica secondo la quale il mancato sviluppo dell’Italia fosse dovuto soltanto alla rigidità del mercato del lavoro, all’eccesso di tutele sociali e dell’intervento dello Stato. Ha sostenuto una idea di Europa fondata sugli interessi economici e finanziari privati, votata alla distruzione dell’intervento pubblico regolatore e costruttore di giustizia.

Obiettivo di Azione Civile è restituire credibilità alla buona politica, alla possibilità di cambiare, dare cittadinanza a un altro pensiero sulla crisi e sulle ricette per uscirne.

Occorre agire subito, ma occorre anche guardare lontano.

E’ il momento di costruire una proposta nuova che cerchi di offrire strumenti, spazi di partecipazione e lotta alla nuova generazione antiliberista e alternativa, un soggetto politico che abbia l’ambizione di lavorare per cambiare l’Italia e l’Europa nei prossimi anni.

I guasti del neoliberismo e del Berlusconismo sono profondi e gravissimi, nella realtà economica e sociale, nel tessuto connettivo del Pese e nelle coscienze. Per contrastarli e ripararli ci vorranno tempo, lavoro, abnegazione e generosità.

Costruire in Italia e in Europa un nuovo movimento

In Europa le forze di sinistra, antiliberiste e portatrici di una nuova idea di Europa si stanno organizzando per dare voce a quanti non si riconoscono più nelle politiche rinunciatarie delle diverse socialdemocrazie e non vogliono lasciare campo libero al populismo di destra.

Compito di Azione Civile è contribuire alla nascita anche in Italia di un nuovo soggetto politico, superando ogni rendita di posizione, ogni retaggio del passato. Vuole contribuire, aiutare, collaborare alla pari con tutti coloro che vogliano condividere questo obiettivo e lavorare insieme.

E’ a tutti loro che Azione Civile vuole rivolgersi.

E’ a tutti loro che chiede, ancora una volta di crederci.

Tratto da: azionecivile.net