Polonia, pedofilia del clero e accuse alla famiglia

I nemici della Chiesa possono riposarsi, quando parla mons. Josef Michalik, scrive un internauta polacco, commentando l’intervista del presidente dell’episcopato della Polonia prima della riunione dedicata al fenomeno della pedofilia. Due recenti casi – quello dell’ex nunzio nella Repubblica Dominicana mons. Jozef Wesolowski e di un missionario polacco nello stesso Paese – hanno scosso l’opinione pubblica e la Chiesa nella patria di Giovanni Paolo II.

Questi fatti ci procurano dolore, ha esordito mons. Michalik, sono inaccettabili per la Chiesa e per ciascun suo membro. Però, ha aggiunto, si potrebbero evitare molti casi di molestie «se le relazioni fra i genitori fossero sane», alludendo alle ferite procurate ai bambini dalle separazioni e divorzi. «Spesso atteggiamenti inconvenienti nascono, quando un bambino cerca l’amore. Il bambino si attacca perché cerca. In questo modo sta dannando se stesso e coinvolge un’altra persona», ha dichiarato il presidente dei vescovi polacchi. Le sue parole hanno suscitato un’ondata di proteste e quel che è peggio di scherno che rasenta la blasfemia.

Qualche ora dopo il presidente dei vescovi polacchi ha dichiarato di essere dispiaciuto e ha chiesto scusa per essersi espresso in quel modo poco felice. Anche questa richiesta di scuse è una novità.

Osservando i tentativi dei vescovi di smussare certi discorsi di papa Francesco, soprattutto riguardanti lo spirito mondano e la ricchezza del clero, molti polacchi non risparmiano le loro aspre critiche. Ultimamente il portavoce dell’episcopato mons. Jozef Kloch spiegava che era normale che un vescovo, che deve viaggiare molto, usi una macchina da 150 mila zloty (circa 40 mila euro). La spiegazione seguiva le parole di Papa Francesco sul dolore nel vedere un prete o una suora con un’auto dell’ultimo modello. L’appello del Pontefice di non chiedere soldi per amministrare i sacramenti, fatto al clero romano, è stato subito bollato come affare interno della Chiesa in Italia, quindi non riguardante la Chiesa in Polonia. Che a detta di molti polacchi, necessita oggi una radicale riforma non meno della curia romana.

fonte: Lastampa.it