Il cuore di Rivoluzione civile, batte ancora. Eccome se batte!

di Pippo Giordano – 7 marzo 2013

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Non è assolutamente vero che Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, sia stata ibernata nè tanto meno sia stato intonato l’ultimo saluto con De profundis o la cantata col Requiem. No! Nulla di tutto questo. Rivoluzione civile è viva e la linfa che l’alimenta è data dalla partecipazione accorata, affettuosa di migliaia di persone che credevano e credono nel Progetto politico di Antonio Ingroia. Oggi, non occorre guardare al passato ma al presente politico che allo stato, sembra, non sia in grado di governare questo Paese. E quindi, tantissima gente, onesta che esprime alto senso della morale, si è costituita in un gruppo sul social network Facebook, chiamato “IO CI STO…con Antonio Ingroia” (www.facebook.com/groups/529573337061243). Il Gruppo, in poco tempo ha raggiunto la quota di tremila aderenti. E, per sollecitare il loro leader Antonio Ingroia, hanno scritto questa lettera di incoraggiamento, che viene firmata dagli stessi, compreso chi scrive:

“Dottor Ingroia,

siamo un gruppo di cittadini onesti che hanno fermamente creduto nel tuo messaggio di giustizia sociale e legalità per tutti i livelli della politica e della società civile. Noi abbiamo votato Rivoluzione Civile perché già ti conoscevamo e siamo disposti a rivotarti ancora fino alla vittoria, fino alla demolizione del mostro della corruzione in Italia, fino a quando vorrai guidarci lungo la strada di un cambiamento che, come tu stesso dici, è rivoluzionario, perché oggi il buon senso e la rettitudine etica e morale in questo nostro Paese rappresentano una rivoluzione, un cambiamento, che solo le persone culturalmente oneste possono concretizzare. Chi non ha votato Rivoluzione Civile forse ha avuto paura di questo messaggio forte a favore dell’onestà e della rettitudine morale, oppure, semplicemente, non è stato nemmeno raggiunto dal messaggio. Il tempo della campagna elettorale è stato troppo esiguo, le opportunità che ti sono state offerte dai media erano troppo ridotte, il programma politico, uno dei più completi ed interessanti che noi abbiamo mai avuto sotto gli occhi, è rimasto ancora sconosciuto a tantissimi italiani. Noi, tuoi sostenitori, abbiamo fatto il possibile, sia per le strade con il volantinaggio e sia su facebook col nostro gruppo “Io ci sto…con Antonio Ingroia” siamo sicuri che il possibile non è bastato e forse dovremmo fare anche l’impossibile! Per questo ti scriviamo, per questo chiediamo di ricominciare la lotta, di non fermarci proprio adesso, di risollevarci tutti in una vera e grande Rivoluzione Civile, una Rivoluzione dei cittadini che chiedono un futuro “legale” per l’Italia, un futuro in cui i nostri figli e nipoti non dovranno andare a votare “per protesta”, ma per sostenere un convincimento di una reale Democrazia che restituisce la dignità a chi la chiede, una Democrazia che ascolta tutti i cittadini, una Democrazia attenta alle maggioranze ma, soprattutto, alle minoranze, una Democrazia senza corruzione e senza privilegi, ma che sappia tendere alla speranza grazie alle grandi risorse e capacità del popolo italiano, un popolo che sembra aver imparato dai cattivi esempi ma che, tuttavia, possiede e tramanda i germi di un grande passato inalienabile e indimenticabile. Dottor Ingroia, noi siamo pronti ad andare avanti, senza maschera, con i nostri nomi, con le nostre capacità, con la Nostra Rivoluzione C.”

Siamo e sono convinto che Antonio Ingroia, possa davvero proseguire il cammino politico, interrotto da un voto sfavorevole. Da parte mia, dico a Antonio Ingroia, che spesso i percorsi tortuosi portano a mete meravigliose: lo dimostra il nostro pregresso lavoro insieme, colmo di successi.

In foto: Pippo Giordano insieme ad Antonio Ingroia

Fonte:Antimafiaduemila