Ilva: tutta colpa dei magistrati!

di Giorgio Bongiovanni – 4 dicembre 2012
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Ecco qui l’ennesima caccia al magistrato! Con un decreto al limite della costituzionalità (anzi probabilmente molto oltre) il consiglio dei Ministri vorrebbe annullare la sentenza dei giudici dei vari gradi di giudizio che hanno stabilito che l’impianto siderurgico dell’Ilva è una macchina mortale e per questo va immediatamente chiuso e bonificato.

La solita grancassa mediatica al riporto del nostro compassato governo tecnico l’ha fatta passare così: Monti, Passera & Co, con il plauso degli pseudo-sindacati, hanno salvato 20 mila posti di lavoro, hanno bacchettato i padroni Riva con la minaccia di esproprio degli impianti in caso di inadempienza e nel giro di qualche mese Taranto avrà la sua aria pulita.

Il danno economico sarebbe molto di più del danno sulla salute e su quello ambientale.

In realtà invece il governo ha messo sulla testa delle migliaia di operai e famiglie una taglia da 8 milioni di euro. E’ la somma del ricatto. Se non vogliamo perdere questi soldi le famiglie si dovranno sacrificare, ammalarsi e rischiare di contrarre malattie mortali mentre i signori Riva vedono di fare quello che promettono da 17 anni e che non hanno mai fatto: mettere a norma gli impianti. “Una colossale presa in giro”, così ha definito tutte gli impegni mai rispettati dei Riva che d’altra parte in una intercettazione telefonica hanno ben espresso, tramite la voce del rampollo Fabio, il loro concetto del valore della vita umana:

«Due casi di tumore in più all’anno… una minchiata»

Più che di disastro ambientale l’accusa nei confronti di questa gentaglia dovrebbe essere di strage e il Governo che permette a questi criminali di perpetrare il reato si macchia di concorso in strage.

Qual è allora la differenza tra questi lorsignori che coprono delitti con decreti legge e gli stragisti mafiosi, i vari Riina, Provenzano, Messina Denaro, Bagarella che hanno ucciso centinaia di persone, compresi i nostri eroi Falcone e Borsellino?

Lo chiedo anche al Governatore Vendola che oggi si schiera a favore dei magistrati ma che ha battezzato ben più di un accordo con i signori Riva: se il metodo mafioso di uccidere pure di fare denaro è assunto fino ai vertici della nazione, qualcuno mi può spiegare quale è la sostanziale differenza tra due criminali che compiono uno stesso crimine?

Fonte:Antimafiaduemila