L'Ue e il disastro nucleare giapponese: stress test, pillole di iodio in Belgio e il nucleare "sicuro" anni '80 della Romania

LIVORNO. Stress test dei reattori nucleari, futuro mix energetico dell’Europa e lezioni da trarre dalla catena di incidenti nucleari in Giappone, sono stati questi i temi affrontati oggi dal commissario Ue all’energia Günther Oettinger in un intervento straordinario davanti alla commissione energia del Parlamento europeo

«Siamo tutti interessati dagli avvenimenti in Giappone – ha detto Oettinger – preoccupati per la soluzione da mettere in atto in quel Paese per gestire la sua situazione. Gli incidenti avvenuti nei siti nucleari avranno delle pesanti implicazioni in Europa». Il commissario ha poi rassicurato gli eurodeputati sul fatto che «Tutte le parti interessate sono pronte ad effettuare degli stess test di sicurezza supplementari, compresa la valutazione dei potenziali danni in caso di sisma o di inondazione».

La Commissione europeà preparerà entro giugno i criteri di valutazione applicabili nell’Ue, mentre i test di sicurezza dovranno essere terminati entro la fine dell’anno. Sarà anche avviata loa realizzazione di un un ventaglio completo di scenari di crisi nelle centrali nucleari dei Paesi vicini all’Unione europea, comprese Turchia, Svizzera e Russia.

Molto diverse le reazioni dei commissari. Il popolare spagnolo Alejo Vidal Quadras, il britannico anti-Ue Giles Chichester e la socialdemocratica ungherese Edit Herzog hanno detto che l’Europa non deve cedere al panico e che, prima di modificare decisioni a lungo termine sul futuro energetico, bisogna capire quali siano le ragioni esatte della catastrofe.

I tedeschi Rebecca Harms (verdi) e Matthias Groote (socialdemocratico) e la liberaldemocratica inglese Fiona Hall non sono d’accordo e hanno espresso tutta la loro preoccupazione per quanto succede ion Giappone, perché è praticamente impossibile fermare la fusione nucleare una volta avviata. Hanno anche insistito perché gli scenari di crisi, basati sulla resistenza dei sistemi di raffreddamento e la messa in sicurezza dello stioccaggio dei combustibili esausti, spesso immagazzinati nelle stesse centrali nucleari, siano i più completi possibili.

Altri due tedeschi della maggioranza che sostiene Angela Merkel, la democristiana tedesca Angelika Niebler e il liberale Jorgo Chatizmarkakis hanno espresso tutto il loro sostegno ad una europeizzazione delle future norme per la sicurezza, inclusa la responsabilità condivisa, e hanno anche chiesto di accelerare la ricerca di fonti di energia che rimpiazzino il nucleare. La marcia indietro del governo nuclearista gialloo-nero tedesco è arrivata quindi anche a Bruxelles, dopo l’annuncio della Merkel dell’immediata chiusura delle centrali nucleari più vecchie.

Vladimír Remek, un ceco della Sinistra europea, ha chiesto che l’Ue avvii delle consultazioni con la Russia sull’incidente giapponese e la sua compagna di gruppo, la svedese Lena Ek si è chiesta quali saranno lecionseguenze del mix energetico negli Stati membri dell’Ue.

Oettinger ha detto che informerà i depiutati sui criteri elaborati per i test di sicurezza e che un progetto dovrebbe già essere disponibile dopo Pasqua : «Gli scenari terranno conto dell’età e del luogo di costruzione delle centrali nucleari. Ogni decisione relativa alla chiusura anticipata delle centrali o ad una moratoria sulla costruzione di nuove centrali riguarda i governi nazionali e l’opinione pubblica degli Stati membri» ha detto il commissario, per poi concludere con un appello a dar prova di pazienza «Dato che i dettagli della catastrofe del Giappone non sono ancora conosciuti e che sarebbe, quindi, inopportuno trarre delle conclusioni sulla sicurezza delle centrali nucleari in Europa».

Forse agli eurodeputati sarebbe corso un ulteriore brivido lungo la schiena se avessero saputo che la Nuclearelectriac national company, l’operatore che gestisce la vestusta centrale nucleare di Cernavado in Romania ha assicurato che è sicura e che è stata progettata, dal regime comunista di Ceausescu, per resistere a terremoti di una magnitudo superiore al livello 8 della scala Ritcher, aggiungendo che è poco probabile che un sisma di tali dimensioni si produca in Romania. Secondo Nuclearelectriac il disastrato e poverissimo regime comunista avrebbe scelto il sito dove sorge l’unica centrale romena «In seguito a test di rischio sismico complessi».

Cernavoda è stata costruita dai canadesi negli anni ’80 nel sud-est della Romania, uno dei Paesi più sismici dell’Ue, e i suoi primi reattori sono entrati in funzione addirittura nel 1996 e nel 2007, fornendo circa il 18% dell’elettricità del Paese. Altri due reattori della centrale sono ancora nella fase di pianificazione e alla fine la centrale dovrebbe fornire circa il 40% dell’elettricità della Romania. Più che il mix energetico previsto da Oettinger sembra una cambiale nucleare che pagherà un intero Paese.

L’altra notizia viene dal Belgio, dove da lunedi è iniziata una campagna nazionale di informazione nucleare con la distribuzione di compresse di iodio aggli abitanti che vivono b nei dintorni di una centrale. Annemie Turtelboom, il ministro degli interni belga, ha detto che non si tratta di una reazione ai fatti giapponesi we che la campagna era stata pianificata ben prima del disastro di Fukushima.

La campagna prevede la diffusione di uno spot televisivo, un sito internet dedicato al rischio nucleare e appunto la distribuzione di 4 milioni di compresse di iodio nelle farmacie situate dentro un raggio da 10 a 20 km da una centrale nucleare. Secondo la Turtelboom, «Punta a sensibilizzare sugli incidenti nucleari e sulle misure da prendere in diverse circostanze». In Belgio ci sono 4 siti nucleari importanti: Doel, Tihange, Mol-Dessel e Fleurus. Altre di ue centrali nucleari sorgono quasi ai confini del Paese: Chooz in Francia e Borssele in Olanda.

«Il rischio zero di incidenti nucleari non esiste – ha detto la Mme Turtelboom – Ma il Belgio è in un contesto geografico totalmente differente dal Giappone e i cittadini non dovrebbero preoccuparsi inutilmente». Intanto, per non far preoccupare i suoi compatrioti valloni e fiamminghi, distribuisce pillole di iodio e mette in guardia sul rischio nucleare…

Fonte:greenreport